Da anni a fianco del Team Picnic PostNL, maschile e femminile, Nalini sta seguendo con vivo interesse le imprese delle sue atlete, in particolare quelle di Eleonora Ciabocco, nel mondo professionistico dal 2023 proprio in forza al team olandese.
L’intervista che le abbiamo fatto rivela un pò di Eleonora, a partire dalla passione per il ciclismo, dai suoi miti e dai ricordi sportivi più importanti.
Chi o cosa ti ha fatta appassionare al ciclismo?
“Mi sono appassionata al ciclismo grazie ai miei fratelli. Sono la più piccola in famiglia: mio fratello ha 26 anni e mia sorella 31. Quando avevo tre anni loro già praticavano questo sport, così ho voluto provare anch’io. All’inizio partecipavo alle gimkane, poi a sei anni ho iniziato a fare le prime gare. Da lì non ho più smesso!”
Il tuo campione o campionessa del cuore?
“Sono cresciuta tifando Michele Scarponi. Da piccola guardavo ogni sua gara in TV: per noi marchigiani è sempre stato un simbolo, un corridore forte ma soprattutto una persona solare e autentica. Ho avuto anche la fortuna di incontrarlo a Filottrano, durante una gimkana quando ero bambina: era stato super disponibile e gentile con tutti. Ho ancora una foto con lui, e per me resta uno dei ricordi più belli legati al ciclismo. Purtroppo se n’è andato troppo presto, ma il suo esempio rimane un punto di riferimento per tanti di noi.”
La gara che ti ha segnata in particolare sia nel bene sia nel male?
“La gara che mi ha segnata di più quest’anno è stato il Campionato Italiano. C’era tutta la mia famiglia e non mi aspettavo di riuscire a salire sul podio assoluto. È stato emozionante indossare di nuovo la maglia di campionessa italiana tra le Under 23: una grande soddisfazione e un momento che porterò sempre con me.”
Un ricordo o un aneddoto che ti va di raccontare?
“Sicuramente la mia prima vittoria tra i Giovanissimi. Gareggiavo insieme ai maschi e riuscire a vincere fu un’emozione incredibile. Non me l’aspettavo, ma quella giornata mi fece capire che la passione e la determinazione possono davvero fare la differenza, anche quando sei la più piccola o l’unica ragazza in mezzo ai ragazzi.”
Se diciamo Nalini cosa ti viene in mente?
“Mi viene in mente qualità, comodità e passione italiana. Nalini è un marchio che ci accompagna ogni giorno, in tutte le condizioni meteo e per parecchie ore in sella. È sinonimo di cura dei dettagli e di attenzione verso chi vive davvero il ciclismo. Indossare un capo Nalini significa sentirsi parte di una tradizione fatta di esperienza, innovazione e amore per questo sport.”
Cosa vuoi consigliare alle bambine che si avvicinano al ciclismo?
“Il mio consiglio è di divertirsi e di non avere paura di sognare in grande. Il ciclismo è uno sport che insegna la fatica, ma anche la libertà e la forza di crederci sempre. Ci saranno momenti difficili, ma ogni pedalata ti farà crescere e scoprire qualcosa di nuovo su te stessa. La bici è una grande scuola di vita!”
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