Nalini incontra Quinten Hermans

Quando hai capito che andare in bicicletta poteva diventare un lavoro? Ho iniziato ad andare in bicicletta all'età di 8 anni e ho sempre sognato di diventare un professionista. Ma è stato solo al mio primo anno nella categoria U23 che ho capito che c'era una vera possibilità. Ho iniziato ad allenarmi e a correre con i professionisti e ho capito che potevo stare al loro passo abbastanza bene.

Quali sono i tuoi obiettivi principali per questa nuova stagione? Questa è una domanda difficile dato che stiamo correndo a livello di World Tour. Solo campioni come Pocagar o Alaphillipe sono in una posizione di lusso e possono davvero scegliere i propri obiettivi. Conosco il mio programma di gare fino alla fine della stagione e spero di giocarmela in gare come il Belgium Tour o l'Arctic Race of Norway, o almeno avere la sensazione di essere uno dei i contendenti per la vittoria del GC. La squadra ha fatto molti progressi nella disciplina delle cronometro, quindi questo aiuta. Inoltre, sogno una vittoria di tappa del Grand Tour. È un grande obiettivo e spero di poterlo realizzare un giorno.

 

Quante ore ti alleni a settimana e come sono impostate le tue sessioni? Questo varia molto durante la stagione  tra 20 e 35 ore a settimana. Durante la stagione CX farò meno ore (13-14h in bici) ma allenamenti più specifici e aggiungerò sessioni di fisioterapia o corsa. D'estate trascorrerò più ore in sella, fino a 35 ore settimanali.

 

Come ti senti ad indossare i capi tecnici Nalini? Sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho ricevuto il nuovo kit. È sicuramente il miglior pacchetto che abbia mai avuto, c'è letteralmente tutto ciò di cui ho bisogno. Ci sono così tanti articoli diversi e tutti sembrano davvero di buona qualità.  Fra i desiderata comunque c'è anche una giacca anti-pioggia che sia calda (l'anno scorso mi serviva al Giro) o un body da cronometro con maniche corte per la stagione calda.

 

Qual è il primo ricordo di Nalini che ti viene in mente? Ricordo che un paio di anni fa provai della sana invidia per il mio amico Kenneth Vanbilsen. Correva per Codifis, squadra sponsorizzata da Nalini. Ci stavamo allenando e faceva molto caldo quindi avevamo sudato. Ma Kenneth pedalava con una salopette estiva di Nalini e mi ha confessato che ha fatto una grande differenza con il caldo. Probabilmente Nalini è stato uno dei primi brand a proporre pantaloncini con bretelle estive.

 

Raccontaci il miglior sprint/vittoria della tua carriera. Non è stata una volata di gruppo, ma una volata con dieci corridori negli Europei U23. Sono stato il più forte in gara, ma non sono riuscito a distanziare gli altri. Alla fine ho fatto un ottimo sprint e sono diventato Campione Europeo. Sono davvero orgoglioso di quella performance.

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